martedì 15 febbraio 2011

uno scritto di Romolo Murri del 1912

Non sono mai stato un mistico e non mi sono mai dimenticato del dovere morale; mi sono fatto prete sognando giornali e partiti e larghe influenze civili; ho creduto forse più nella Chiesa che in Dio, senza mai curarmi molto di dogmi e di riti; e pure ho detto fino all’ultimo con sincero raccoglimento la mia messa e avrei continuato, forse, a dirla, se non me l’avessero tolta; avrei voluto esser monaco per una maggiore concentrazione di vita e mi sposerò, fra non molto, con questo medesimo desiderio. Ho cercato nello Stato quello che prima era nella Chiesa, uno strumento d’azione; e la prova continua, ma mi illudo di meno".

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