venerdì 12 dicembre 2008

Goal, di U. Saba

il portiere caduto alla difesa

ultima vana, contro terra cela

la faccia, a non vedere l'amara luce.

il compagno in ginocchio che l'induce,

con parole e con mano, a rilevarsi,

sempre pieni di lacrime i suoi occhi.



la folla - unita ebbrezza - par trabocchi

nel campo. intorno al vincitore stanno,

al suo collo si gettano i fratelli.

pochi momenti come questo belli,

a quanti l'odio consuma e l'amore,

è dato, sotto il cielo, di vedere.



presso la rete inviolata il portiere

- l'altro - è rimasto. ma non la sua anima,

con la persona vi è rimasto sola.

la sua gioia si fa una capriola,

si fa baci che manda di lontano.

della festa - egli dice - anch'io son parte.

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